domenica 7 febbraio 2010

Legge di Risonanza

Noi tutti conosciamo dalla fisica il concetto di risonanza. Un diapason vibra ad un suono solo se questo suono corrisponde alla sua propria frequenza. Se questo non avviene, il suono per il diapason non esiste in quanto non può percepirlo. Una radio ricevente predisposta per le onde medie riceverà soltanto onde medie, proprio sulla base della risonanza. Onde corte e onde lunghe non vengono percepite, non fanno parte del suo mondo. Allo stesso modo l'uomo per ogni percezione ha bisogno in se stesso di una corrispondenza in grado di "vibrare all'unisono" e di trasmettergli quindi la percezione attraverso la risonanza...

Ogni persona può percepire solo quegli aspetti della realtà per i quali possiede capacità di risonanza. Questo non vale soltanto per il campo della percezione puramente sensoriale, ma per tutta la percezione della realtà. Dato che tutto ciò che si trova fuori dalla propria capacità di risonanza non può essere percepito, per la persona in questione non esiste affatto. Per questo ognuno crede di conoscere tutta la realtà e che al di fuori di quella non ci sia niente. Se uno legge un libro, crede di averlo capito fino in fondo, sebbene di quanto legge possa percepire solo quello che si trova in armonia col suo stato di coscienza del momento. Che le cose stiano così, lo si capisce quando si rileggono certi libri dopo anni. La coscienza in questi anni si è ampliata, e quindi si capisce il libro "ancora meglio".

Queste cose sono evidenti ad ognuno e hanno solo lo scopo di rendere più chiaro il principio che vogliamo appunto applicare al destino in generale. Si può venire in contatto soltanto con le idee, le persone e le situazioni per le quali abbiamo una nostra risonanza, o ...una affinità. Senza una adeguata affinità non si potrà mai arrivare a una manifestazione. Se uno si trova in una rissa o in una baruffa, questo non avviene mai a caso, ma sempre sulla base della propria affinità con simili esperienze. La colpa per le eventuali conseguenze di questa rissa è quindi anche di chi afferma di essercisi trovato coinvolto senza alcuna responsabilità sua. Senza affinità non ci si sarebbe mai trovato coinvolto.

Il cosiddetto mondo esterno è in realtà uno specchio in cui ognuno vive se stesso, in quanto dalla realtà vera, oggettiva, uguale per tutti, filtra solo quello per cui ha personalmente un'affinità. Chi non è consapevole di questo fatto, finisce per commettere errori di comportamento.

Quando la mattina mi guardo allo specchio e in questo specchio vedo un viso che mi guarda in modo poco amichevole, posso strapazzare per bene questo viso...il viso nello specchio non si lascia per questo impressionare, anzi invia altrettanti insulti. In questo modo è facile arrabbiarsi sempre di più finché non si incomincia a colpire il viso incriminato e lo specchio va in frantumi. Nessuno però si comporterà in questo modo con lo specchio del bagno, perché siamo ben consapevoli della sua funzione di specchio.
Tuttavia quasi tutti gli uomini si comportano nella vita quotidiana nel modo sopra descritto. Lottano contro i loro nemici nel mondo esterno, contro i vicini o i parenti indisponenti, contro le ingiustizie dei superiori, contro la società e altro ancora.

Tutti in realtà combattono soltanto se stessi... La legge di risonanza e dello specchio vale naturalmente sia in senso positivo che negativo. Se nelle nostre considerazioni citiamo quasi esclusivamente esempi negativi, è perché è qui che si produce il dolore umano...Se l'uomo si rende conto della funzione di specchio del mondo che lo circonda, si procura una insospettata fonte di informazione... è uno dei metodi migliori per conoscere se stessi... Se l'uomo impara a chiedersi il senso di tutto ciò che gli capita, non solo imparerà a conoscere meglio se stesso e i propri problemi, ma scoprirà anche le possibilità di cambiamento...

Più consapevole diviene l'uomo, più impara a dare un ordine alle cose, a chiedersi quali informazioni esse possono fornire. Di importanza fondamentale è restare in armonia con tutto ciò che è. Se questo non riesce, se ne cerchi il motivo in se stessi.
L'uomo è il microcosmo e di conseguenza un'immagine esatta del macrocosmo. Tutto ciò che percepisco all'esterno, lo ritrovo anche in me.... Tutte le persone cattive e gli eventi sgradevoli sono in realtà solo messaggeri, mezzi per rendere visibile l'invisibile. Chi capisce questo ed è disponibile ad assumersi personalmente la responsabilità del proprio destino, perde ogni paura del caso che lo minaccia... Chi modifica se stesso, modifica il mondo. In questo mondo non c'è niente da migliorare, molto invece c'è da migliorare in se stessi. La via esoterica è una via di continua trasformazione, di nobilitazione del piombo a oro...

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo - Gandhi

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martedì 2 febbraio 2010

Destino e Scelta

Chi non si e’ mai chiesto cosa e’ il destino, se esiste un destino nella nostra vita oppure se siamo noi a giocare tutte le partite….
Inevitabilmente ci sono degli accadimenti e a volte, a distanza di tempo, ci rendiamo conto che quel tale avvenimento - e tutto cio’ che ne e’ conseguito - non lo avremmo mai vissuto se ….
Se avessimo dato un’altra risposta…se avessimo tardato cinque minuti… se non ci fossimo trovati in quel posto … e cosi’ via.
Ma poi sorge spontanea la domanda successiva… e come mai ho dato un’altra risposta, ho tardato, non ero in quel posto ?
Forse e’ il nostro grado di evoluzione interiore che ci “preimposta” verso certi accadimento piuttosto che altri…
Mi sembra come se, la parte nobile di noi, quella che aspira ad un piu’ alto grado dell’ Essere, ci indirizzasse verso quelle cose che ci consentiranno di migliorare, di evolvere.
Per tali motivi, credo che dietro a tutto cio’ che ci capita, soprattutto dietro a cio’che nella nostra cecita’ interpretiamo come disgrazie, si nasconda in genere una grande opportunita’.
Il segreto sta nel saperla cogliere ….

E durante i temporali che si abbattono su di noi, si rende necessario fare delle scelte.
La scelta, la decisione, e’ parte integrante di un percorso evolutivo. Fare una scelta ci crea dubbi, ci mette in crisi, ci fa cadere in profondi stati di emozione negativa. La paura piu’ grande ovviamente e’ quella di fare la scelta … sbagliata.
In realta’ la domanda, il problema e’ uno e uno solo : non “cosa scelgo” bensi’ “chi sceglie”.
Chi dentro di me scegliera’ una via piuttosto che un’altra…. Il mio stato emozionale del momento ? la mia ragione ? le mie pulsioni istintive ? Sto pre-vedendo, pre-figurando dove mi portera’ questa scelta ?
Capita spesso di fare una scelta e di trovarsi poi davanti ad un pentimento… ci sembra strano, assurdo; pensiamo di aver fallito, di non essere stati in grado di amministrare la situazione. Invece e’ tutto molto piu’ semplice … solo “una parte” di noi aveva scelto.
Finche’ non ci sara’ unita’ dentro di noi, non vi potranno esser scelte giuste, scelte utili a noi, al nostro miglioramento ed a tutto l’insieme che ci circonda.

Destino e Scelta …. Il mio destino risuona con le scelte che faccio e la prima scelta e’ quella di essere padrone del mio destino.
Cercare la nostra parte nobile e darle ascolto…..

Daniela Di Mizio

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