venerdì 29 gennaio 2010

La Scienza e il Campo Akashico

La Scienza e il Campo Akashico

Connessione e memoria nel cosmo e nella coscienza: una teoria integrale

In questo libro, il filosofo Ervin Laszlo, spiega l'essenza del campo Akashico in un linguaggio accessibile e chiaro, confermando da una prospettiva scientifica le nostre intuizioni più profonde sull'unicità della creazione ed elaborando una Teoria Integrale del Tutto. Si tratta di una visione del mondo che segnerà probabilmente la scienza e la società nei decenni a venire.

Mistici e saggi d'ogni epoca hanno a lungo sostenuto che esiste un campo di interconnessione cosmica alle radici della realtà, noto come Akasha, il quale conserva e trasmette ogni evento avvenuto in ogni tempo. Le recenti scoperte nell'ambito della fisica quantistica, della biologia, della cosmologia e degli studi sulla coscienza trovano un equivalente scientifico nel campo Akashico o del punto A, che sta alla base dello spazio stesso.

Questo campo è costituito da un mare sottile di onde di energia da cui nascono tutte le cose: gli atomi e le galassie, stelle e pianeti, esseri viventi, e persine la coscienza. Esso è la memoria costante e duratura dell'universo; registra tutto ciò che è accaduto e accade sulla Terra e nel cosmo ed è connesso a tutto ciò che ancora deve accadere.







La Scienza e il Campo Akashico

La Scienza e il Campo Akashico

Connessione e memoria nel cosmo e nella coscienza: una teoria integrale del tutto

Ervin Laszlo


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Ervin Laszlo - Fondatore e presidente del Club di Budapest, codirettore del World Wisdom Council, ha insegnato in varie università negli USA, in Europa e in Estremo Oriente: si occupa in particolare di teoria dei sistemi e teoria generale dell'evoluzione. Premio internazionale Mandir per la Pace (Assisi 2005), oggi vive in Toscana, ma continua a tenere conferenze in tutto il mondo. È autore o coautore di una cinquantina di libri.



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Rumi - Poesia

Questo essere umano è un albergo…
Ogni mattina un nuovo arrivato.
Gioia, depressione, meschinità,
momentanee consapevolezze giungono
come ospiti inattesi.
Accoglili ed intrattienili tutti!
Fosse anche una folla di dispiaceri,
che con violenza ti svuota la casa
di tutti i suoi mobili,
eppure, onora ogni tuo ospite.
Forse sta cercando spazio
per nuovi piaceri.
Pensieri neri, vergogna, malizia,
accogli sulla porta con un sorriso,
e invitali ad entrare.
Sii grato di qualunque visitatore
Perché ognuno è stato mandato
come una guida dall’aldilà.

Jalal Ad-Din Rumi


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domenica 24 gennaio 2010

un momento di RELAX

Stato psico-fisico in assenza di contrazioni muscolari e tensioni nervose.

Per molte persone il relax è sinonimo di vacanze, e quindi tutti al mare o montagna o altro ancora, mai niente di così lontano dalla consapevolezza che la vacanza sia il tempo libero che ci concediamo per raccorglerci in uno stato di benessere ficico e mentale per ricaricarci di energie positive.

Un momento di libertà che possiamo dedicare ad esercizi fisici o di meditazione, per dare a noi stessi una nuova vitalità, scaricare lo stress, ed aquisire abilità che ci consentono di migliorare la qualità della nostra vita.

Tutti sappiamo quanto sia importante scaricare lo stress, fare attività fisica, praticare tecniche di rilassamento, ed i benefici che queste apportano al sistema immunitario, al sistema nervoso e di quanto facciano bene alle interazioni sociali. Eppure tanto spesso sento dire che è difficile rintagliarsi un momento di tempo per se stessi, siamo presi da impegni di ogni genere, subiamo pressioni da ogni fattore riguardante la nostra vita, da non trovare il tempo per fermarci.

Questi atteggiamenti sono dannosi a livello psico-fisico, la mente vaga velocemente da un pensiero all'altro perdendo la capacità di concentrazione. Sempre più presi da tante cose da fare e non avere il tempo per farle. Si tende all'irrascibilità ed all'intolleranza verso se stessi e gli altri.
In poche parole si vive male.

Avvicinarsi alle techiche di rilassamento e un processo che va eseguito per gradi, ma che può dare risultati fin da subito, e godere dei benefici di un buon Relax.

Per un momento di Relax, basta davvero molto poco, uno spazio isolato, senza rumori o distrazioni, assumere una posizione comoda, regolare il respiro, ascoltare musica, visualizzare immagini rilassanti. Il primo passo è iniziare. Spesso abbiamo bisogno di una guida che ci accompagni in questo percorso, allora basta rivolgersi a persone qualificate in tecniche di Relax ed affidarci ai loro insegnameti.

Cosa aspetti dunque, fai un respiro e rilassati.
In fondo cos'hai da perdere se NON lo Stress?

Artebenessere
natural therapy
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martedì 5 gennaio 2010

Il verbo dei Radiodervish






Altervita è andata ad intervistare il gruppo dei
RadioDervish.


Da molti anno anni a lavoro hanno all’attivo già più di dieci anni di musica ed una buona discografia.
Il loro mondo musicale è attraversato da figure mistiche ed emozionanti visioni anima materiali.
Provenienti dal soleggiato sud della Puglia e dalla Palestina i due fondatori del gruppo simboleggiano la ricchezza che arriva dall’unione di culture e di abitudini così distanti.
Ci hanno interessato i loro testi ed il loro progetto musicale e l’occasione per un’intervista è il concerto del 29/12 tenuto a Napoli per il festival di musica sacra “Animaverso
Il luogo è una bellissima Chiesa di culto Anglicano in pieno centro.
Accoglienti sempre molto disponibili, i Radiodervish hanno accettato volentieri di fare due chiacchierare con noi..


Da cosa è ispirata la vostra musica e i vostri testi ?
Nabil Salameh :

“Sono vari gli spunti di ispirazioni, in particolare raccontiamo quello che viene a contatto con noi, con il nostro mondo con la nostra vita , sono delle esperienze , degli incontri , che poi prendono questa forma musicale e testuale , come ad esempio l’ultimo lavoro da noi fatto che voleva prendere spunto da Gerusalemme ,infatti per l’occasione ci siamo trasferiti per un periodo di tempo in Israele per farci ispirare da questa esperienza .
Come dicevo sono le esperienze che ci ispirano principalmente, infatti poi da li ,il nostro progetto fecondato dall’esperienza il nuovo disco ha avuto altri sviluppi ,quindi dati dati dall’esperienza e dalla sensibilità umana e artistiche cerchiamo poi di riportarle e raccontarle con la nostra musica”.

Cos’è Radiodervish ? a metà tra radio e dervisci rotanti ?

“Il nome si rifà a questi due soggetti e contesti , la radio e i dervisci che sono stati centrali per la nostra vita , la radio come primo mezzo di teletrasporto di viaggio della nostra era moderna. Nei periodi della nostra adolescenza ha avuto un ruolo molto ispirante , come conoscenza di lingue diverse e dei suoni del mondo, ma anche di apertura , di curiosità ,ma anche per colmare delle distanze che magari fisicamente si voleva fare , ma che poi non si poteva attuare nell’immediato.
Quindi l’idea della radio come mezzo di comunicazione per colmare grandi e piccole distanze . Poi abbiamo scoperto che la radio è un fattore che ci accomuna io dall’altra parte del Mediterraneo sulla sponda est tra Iran e Palestina e gli altri elementi del gruppo sulle sponde dell’Italia Meridionale ,. I dervisci perche come esperienza ci piace e ci emoziona ,ci piace anche quel lato di amore e di avvicinamento al cielo attraverso al musica e la danza ,che fanno e che anche usano dervisci roteanti che fanno capo a Marco”.

In questo anni avete trovato cio che cercavate ?

"Per noi non è stato certo un punto di arrivo ma proprio un inizio , possiamo dire che le cose si trovano cercando e poi ci sorprendono e ci rimangono come ricchezza , ed è proprio questo che abbiamo raccontato nel concerto di un viaggio di 100.000 uccelli narrato dal libro di Farid ad-din Attar nel 1200 ,prendiamo spunto da questo saggio e mistico Sufi che narra le vicissitudini di questo viaggio che porta questo stormo di uccelli alla ricerca del loro re,e alla fine scoprono di stare davanti a uno specchio e quindi quello che Attar voleva dire in questo racconto fantastico è che spesso il punto di arrivo c’è l’abbiamo dentro e gia nostro e dobbiamo solo riscoprirlo ,e quindi il percorso che si fa è la parte che aggiunge una ricchezza alla nostra vita e che ci trasforma”.


Come è iniziato il vostro percorso musicale ?,e in particolare se ci sono state persone che vi hanno ispirato e dato la direzione ?

Michele Lobaccaro :

“Tutto è iniziato da un incontro e dalla nascita di un amicizia,che è stata anche un incontro tra due culture ,poi dalla curiosità reciproca di conoscersi l’un l’altro .Infatti proprio questo è stato il fondamento del gruppo , cioè incontrare l’altro che ci apre all’idea della ricerca di se stessi in un'altra dimensione da quella gia conosciuta , e quindi di scoprire e allargare la propria identità ,con nuovi modi di vedere la vita , e facendo spazio e rinunciando magari a qualche parte di sé .
Ed è proprio questo che cerchiamo di fare attraverso la nostra musica , vogliamo creare dei punti di incontro dalle varie culture ,in cui queste ultime interfacciandosi si ibridano ,si sovrappongono e danno vita ad una terza cosa ,due cose che apparentemente sembrano non poter dialogare , ma che poi fanno nascere qualcosa di nuovo ,che sta alla base di un
nuovo dialogo e una reciproca conoscenza.

Quindi un percorso artistico non fine a se stesso ma con uno scopo di allargare la propria visione della vita e quella degli altri?

Ma certamente , è come mettere un proprio mondo a contatto con il mondo dell’altro per farlo fecondare è questo un procedimento che avviene a tutti i livelli ,anche a livello culturale ,infatti se prima noi ,come si diceva prima si immaginava questo processo attraverso la radio ,oggi questo mondo è diventato molto più piccolo e le vicinanze dei popoli e dei modi di vivere diversi si sono cosi ristretti e prossimi a te stesso ,tanto che il prossimo tuo è veramente ad un passo da te ,e cosi esso è diventato la tua possibilità di diventare altro e migliorare , ed è tutto a un passo da te. Importante è non essere chiusi in una visione pregiudiziale ,cioè nel stare in quello stato di pregiudizio del tutto, e invece essere aperto alle novità”.

Franco Marciello
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sabato 2 gennaio 2010

particolari frequenze possono riprogrammare il DNa

Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore. Ad esempio un suono con frequenza a 528 Hz, può essere utilizzato prima di andare a dormire per ri-armonizzarsi o anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate. Queste frequenze possono riparare e riprogrammare il nostro DNA

Esistono frequenze sonore vitali, circa 6, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana.

Queste sono:

396 HZ - Liberi dal senso di colpa e ansia
417 HZ - Cambiamento, lasciare andare il passato
528 HZ - Riparazione e armonizzazione DNA
639 HZ - Apertuta e connessione nei rapporti umani
741 HZ - Stimolare il risveglio interiore
852 HZ - Ritorno all'ordine spirituale



foto sopra: alcuni cristalli di ghiaccio sottoposti alle 6 frequenze sonore ( foto tratta dal cd "The Frequencies of Life")



Registrandole in un CD possono essere ascoltate ripetutamente nell'arco della giornata per la meditazione il training autogeno, EFT, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore.

Può essere utilizzato prima di andare a dormire anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate.

In queste 6 frequenze (Do 396 HZ, Re 417 HZ, Mi 528 HZ, Fa 639 HZ, SOL 741 HZ, LA 852 HZ) la proporzione che ne deriva crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci.

È l'inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose.

I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro.
Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l'universo sono 3,6,9. - La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza 'Miracolo' ed è la stessa delle eliche del DNA...

- Nei canti Gregoriani, queste frequenze basiche sono espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.

- Un istituto giapponse (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.

- Altre ricerche con la kinesiologia sui chakra ha dimostrato il potenziamento della forza vitale in presenza di tale frequenze.

- Tutti i pezzi di musica classica composte da Ottave superiori posseggono alcune di queste frequenze specifiche.

- Nel padiglione auricolare è presente la proporzione del Codice da Vinci.

- I suoni che posseggono queste frequenze hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.

Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell'essere umano interagisce di continuo con l'energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.

Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici, fatti per inviare o ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona ad una coscienza più elevata. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono “spente”. 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale.

Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull'attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle credenze. Una situazione di paura che deriva da tutte le nostre emozioni a bassa frequenza, può attivare solo alcune di queste “antenne” perché produce una lunghezza d'onda lunga e lentissima.

Invece l'amore, espressione di tutte le nostre emozioni di elevata qualità spirituale, riesce ad attivare un numero elevato di “antenne Effettori' perché genera una lunghezza d'onda veloce e corta.
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